RIEDUCAZIONE DOPO INTERVENTO DI RICOSTRUZIONE DEL "LCA"

FASE POST-FISIOTERAPICA. Queste immagini rappresentano alcuni esempi di ESERCIZI PROPRIOCETTIVI che l'atleta inizia a fare una volta terminato l'iter riabilitativo con il fisioterapista. Se durante la prima fase post operatoria non sono subentrate problematiche varie, il soggetto termina la fisioterapia dopo 1 mese - 1 mese e 1/2 circa (dipende dalle condizioni) dall'operazione ed inizia il percorso di rieducazione.

PRIMA FASE: POTENZIAMENTO MUSCOLARE. Parallelamente agli esercizi propriocettivi, che comunque in questa fase hanno una grande rilevanza, viene svolto in lavoro di potenziamento muscolare. I carichi vendono aumentati gradualmente in base al protocollo di recupero e alle condizioni del soggetto. Si predilige la corretta biomeccanica dell'esercizio e una velocità di esecuzione bassa, ponendo particolare attenzione alla fase eccentrica che dev'essere lenta e controllata. Nella foto 1 possiamo osservare l'esecuzione della pressa monopodalica per il muscolo vasto mediale (piede extraruotato). La Leg Exstension viene eseguita solo in eccentrico (concentrico svolto con aiuto dell'operatore) poichè questo permette di spostare carichi maggiori che il concentrico in questo momento non consente a causa di alcuni fastidi che il soggetto inevitabilmente percepisce in questa fase. 

SECONDA FASE: INTRODUZIONE AGLI ESERCIZI IN DINAMICA. Dopo circa 2 mesi dall'operazione il soggetto (se atleta) inizia a svolgere sul bouncer (tappeto elastico) semplici andature e piccoli balzelli apro/chiudo; il bouncer in fase della rieduzcazione ha un ruolo fondamentale in quanto consente di sgravare notevolmente l'articolazione dal carico che si trova a dover assorbire anche in seguito a questi semplici esercizi. Questo permette un approccio progressivo alla fase dinamica e trasmette sicurezza al soggetto che dopo 2 mesi di "staticità" ha qualche timore nell'affrontare tali situazioni. Viene mantenuto il lavoro propriocettivo (aumentando le difficoltà) e il potenziamento muscolare; a tal proposito la Leg Exstension ora viene eseguita normalemnte (non più solo eccentrcica) e viene introdotto lo squat isometrico puntando l'attenzione sulla biomeccanica dell'esercizio e sulla corretta distribuzione del carico che solitamente è maggiore sull'arto sano; onde creare ulteriore deficit il soggetto deve impare  a sentire il proprio corpo e a correggere eventuali sbilanciamenti (anche con l'aiuto degli specchi).

TERZA FASE: RITORNO ALLA CORSA. Dai 2 mesi fino ai 3 mesi - 3 mesi e 1/2 il soggetto incrementa continuamente e progressivamente la complessità degli esercizi in dinamica (andature con ampio range articolare a terra e non più sul bouncer, squat jump e stoppata eccentrica sul bouncer, caduta da panchetta e stoppata eccentrica in squat, elasticità  a gambe tese per un progressivo assorbimento del carico...). I carichi alle macchine sono ormai elevati e il soggetto svolge un ulteriore esercizio alla Leg Exstension per la forza esplosiva (metodo a contrasto) e per la resistenza alla forza; l'esecuzione è ancora prevalentemente in monopodalica, solo la Pressa viene eseguita anche in bipodalica se il soggetto è particolarmente avanti con la ripresa. A questo punto, valutato lo stato del recupero, viene svolto un Test Isocinetico, il quale indicherà il livello di deficit dell'arto leso ripetto a quello sano e quindi consentirà ai rieducatori, dopo attenta valutazione, di introdurre il soggetto alla corsa su treadmill. Questo perchè, nel caso di un deficit di forza importante, la corsa non sarà bilanciata e il carico distribuito male, il gap tra i due arti probabilmente aumentarà ulteriormente con la comparsa di compensi muscolo-articolari molto difficili da correggere.

QUARTA FASE: RITORNO IN CAMPO E RITORNO ALL'ATTIVITA' AGONISTICA. Dai 3 mesi fino ai 4 mesi/4 mesi e 1/2 il soggetto continua il potenziamento in sala, incrmenta la difficoltà degli esercizi in dinamica e svolge costantemente la parte di corsa sul treadmill. A questo punto il soggetto è pronto per ritornare a svolgere attività sul campo (specifica in base allo sport praticato). Il preparatore atletico che lo ha seguito durante la rieducazione in sala, si preoccuperà di accompagnare il soggetto durante le prime uscite, in maniera tale da impostare correttamente l'esecuzione degli esercizi; successivamente, per almeno 3 settimane, l'atleta svolgerà individualmente un programma di lavoro specifico che lo porterà gradualmente ad intraprendere esercizi sempre più mirati allo sport praticato. In questa fase non sono ancora permessi lavori che prevodono il contatto fisico con l'avversario! Dopo questo periodo il soggetto si aggregherà alla squadra fino a svolgere l'allenamento completo, che lo porterà nel giro di 4 settimane ad essere pronto per il ritorno all'agonismo. Il tutto a 6 MESI circa dall'operazione.

 

*Ci sono soggetti che hanno un decorso post operatorio ottimale e sono "pronti" a 5 mesi e mezzo dall'operazione, altri invece che per vari motivi impiegano 6 mesi e mezzo; i tempi di recupero completo sono comunque questi (anche per atleti professionisti), diffidate da chi vi assicura un ritorno all'attività in tempi brevissimi, in quanto il rischio di un nuovo infortunio è altamente probabile.